Troppo facile infondere odio e disprezzo nei cittadini, in coloro che più indifesi e deboli, pagano il prezzo più alto di una crisi economica, della quale non siamo stati artefici, ma che abbiamo subito più di altri per la debolezza strutturale della nostra economia. Ma ditemi di tanto rancore, dell’aver fomentato tanto odio e disprezzo quale beneficio pensano di trarne i novelli istigatori, quando chiamati al confronto reale con i problemi del Paese matureranno la piena consapevolezza dei propri limiti, la piena consapevolezza dei limiti delle azioni positive intraprese ed invocheranno, solidarietà, coesione, unità di intenti, più tempo e maggiore comprensione? Allora quel soffiare sul fuoco, quella rissa senza regole e senza quartiere a cui è stata ridotta la politica travolgerà inesorabilmente anche costoro e, quel che è peggio, condannerà ancora una volta gli ultimi, i più deboli, gli indifesi. Questo stato d’animo è, a mio avviso, il pericolo che sta correndo la nostra giovane democrazia, un pericolo le cui drammatiche conseguenze possono essere evitate facendo appello alla nostra capacità di saper discernere, di saper valutare, di aprirci al ragionamento ed alla riflessione, consapevoli che gli errori del passato sono utili se ne conserviamo la memoria storica al fine di non tornare a commetterli. Buon Santo Natale. di PAOLO GALANTE]]>