Raffaele Tedesco: Che fortuna la musica!

Se c’è una possibile definizione di musica d’autore italiana, Raffaele sicuramente è uno dei più accreditati artisti del settore.

Talentuoso cantante dall’estensione vocale incredibile, chitarrista acustico di ottimo livello, Raffaele, oltre ad aver interpretato per decenni Lucio Battisti, Lucio Dalla, Edoardo De Crescenzo e altri artisti in tour per tutta l’Italia, scrive canzoni e lo fa con uno stile che non concede nulla alle mode del momento, mantenendo lo stile del cantautorato italiano di una volta, quello che racconta storie, quello romantico, quello contraddistinto da linee melodiche a volte non facili, da ritornelli senza tormentoni martellanti.

Le canzoni di Raffaele vanno ascoltate non una ma dieci, cento volte, possibilmente in cuffia per assaporarne tutte le sfumature vocali, e in questo nuovo lavoro praticamente acustico anche gli strumenti e gli arrangiamenti sono ricchi di dettagli, di suoni a volte impercettibili, di silenzi e di una ricercatezza compositiva che rende sicuramente il disco il più maturo della produzione inedita del cantante moliternese.

Io, personalmente, con Raffaele ho suonato per cinque lunghi anni in giro per la penisola, dalla Sicilia più selvaggia fino alle vette del Trentino Alto Adige , passando praticamente per tutte le regioni d’Italia, Sardegna compresa, apprezzando le doti non solo artistiche ma anche umane di questo ragazzo, ormai uomo, che è capace di guidare per otto ore consecutive senza cedimenti, fumando il suo toscano e cantando, magari mentre io di fianco sonnecchiavo amabilmente rendendomi un pessimo compagno di viaggio !!

Raffaele sul palco dà tanto, è generoso ed è a suo agio, forte di un’esperienza di centinaia e centinaia di live.

Questo nuovo album raggiunge però una dimensione intima, quasi inedita, soprattutto nel riarrangiamento acustico di vecchi cavalli di battaglia come Sei come sei, Cosa non darei, dove gli eccellenti musicisti sostituiscono i suoni elettrici e i vecchi accordi con nuove soluzioni armoniche, dando nuova vita ai vecchi brani e una veste caldissima che davvero risulta piacevolissima all’ascolto. Una su tutte, Ninna Nanna per Vanni, la mia preferita sia per testo sia per l’ottimo arrangiamento di chitarra acustica e violoncello, con una linea melodica stupenda per tutto il brano, che rapisce e fa sorridere tutti i papà che rivedono, nelle immagini descritte, i momenti della crescita di un figlio.

Stupenda.

Raffaele è un artista completo, cresciuto, e lo dimostra in questo suo nuovo lavoro senza fronzoli e senza concessioni modaiole. Da ascoltare e riascoltare, magari fumando un toscano sorseggiando un buon rum sul divano, con le luci basse.

Ad maiora.

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