Questa settimana sul versante nazionale hanno dominato sui media le vicende del Senatore Renzi indomabile quanto insostenibile.
Il richiamo alle libertà individuali violate, peraltro da un’inchiesta giudiziaria che ne ha facoltà, appare più un pretesto per non parlare dei fatti emersi, assolutamente censurabili, per un politico in servizio attivo.
Anche nell’intervista sulla 7 con la Gruber dove a parte Travaglio non mi sembravano prevenuti verso il Senatore, Renzi ha schivato ogni domanda evitando accuratamente di entrare nel merito delle vicende incresciose e buttandola in caciara, ottenendo il risultato di indisporre tutti gli intervistatori e gli ascoltatori, salvo i fedelissimi pronti a tollerare ogni sua intemperanza.
Sul piano regionale nella consueta balbuzie della maggioranza che governa la Regione tiene banco la vicenda del congresso regionale del PD con due giovani politici in corsa.
Non è il momento di giudicare i contendenti per chi come me non è iscritto al PD, è in corso una dialettica interna con i due candidati sostenuti dai plenipotenziari storici del PD ognuno con il suo pacchetto di tessere e sembra piuttosto una novità rispetto alle cabine di regia ristrette che in questi anni decidevano tutto senza alcun controllo e confronto democratico.
Quello su cui non ho alcun dubbio è che i padroni del PD di questi anni non molleranno e proveranno con questo congresso a determinare le condizioni di assoluto controllo del candidato/a che risulterà vincente.
Se i due candidati come credo sono in buona fede si attrezzino per non essere ostaggio dei soliti noti ed essere realmente l’espressione di una svolta politica.