La testata on-line Basilicata 24 sta facendo a puntate una inchiesta sulla gestione della cultura (meglio, del cinema) nella nostra regionale. Chi scrive – da cinecronista ed operatore culturale – ha trovato eccessivamente ingenerosa “la pagina” dedicata a Nicola Timpone, ideatore del Festival del Cinema Marateale. E’ vero, Timpone negli anni scorsi ha ricoperto incarichi importanti, però Basilicata 24 non dice che grazie a lui (solo grazie a lui) nei comuni e nelle scuole della Valle del Noce, negli ultimi dieci anni, si è promosso con piccoli contenitori il nuovo cinema d’autore di nazioni come Grecia, Cipro, Messico, Palestina, Cile, Polonia, Argentina, Corea del Sud. E non solamente : bisognerebbe ringraziare Nicola Timpone se si è potuto omaggiare il regista dalle origini lucane Giuseppe Ferrara o il grande sceneggiatore (vedere il capolavoro “Gli uccelli” di Hitchcok) e giallista statunitense Ed McBain, anche lui dal sangue lucano. Per non dire che grazie al sostegno del Gal-La Cittadella del Sapere, di cui Timpone è stato direttore, negli Istituti Comprensivi e Superiori di Lagonegro, Maratea, Trecchina, Latronico si è promosso il cinema di Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Alberto Lattuada, Carlo Lizzani, François Truffaut, Wood Allen, Jean Vigo oltre a delle opere degli ostici Chris Marker e Alberto Grif. Liberamente il direttore e i redattori di Basilicata 24 facciano tutte le inchieste che ritengano opportuno, però se si vuol mettere voce nel campo della cultura e del cinema allora bisognerebbe provare ad andare oltre la giostra degli incarichi e delle spettanze. Sarebbe opportuno anche guardare dentro i contenitori, riuscire a cogliere l’idea filmica su cui si struttura una piccola rassegna; riuscire ad evidenziare che una proposta di un cinema-altro, a volte, arriva più dai territori decentrati della regione che dalle città-capoluogo, che alla proiezione di un film in un piccolo borgo lucano si può legare l’idea che il cinema lo fanno con il loro sguardo, innanzitutto, gli spettatori. E non importa se sono tanti o pochi.
